3.4.1. I vari tipi di correzione
Durante la lezione sono numerose le occasioni (soprattutto
nella produzione orale e scritta) in cui l'insegnante interviene per correggere
una forma erronea prodotta dallo studente. Per farlo, egli pu? scegliere
diverse strategie a seconda che si vogliano dare più informazioni a chi
ha commesso gli errori (e a seconda del tempo e dell'impegno che pu? offrire).
In questa sede, cercheremo di presentare i vari tipi di correzione a cui
l'insegnante d'italiano in Camerun pu? far ricorso durante un intervento
didattico.
3.4.1.1. La correzione nella produzione orale
La correzione nella produzione orale indica un complesso di
strategie e comportamenti messi in atto dall'insegnante durante l'interazione
in classe con i suoi allievi, allo scopo di curare la comunicazione laddove
questa sia insufficiente o inaccettabile. Sono modalità di correzione
che preservano il flusso del discorso, per cui è bene che l'insegnante
ne tenga conto. Fra queste modalità di correzione possiamo annoverare:
3.4.1.1.1. La correzione immediata da parte
dell'insegnante
Si parla di correzione immediata quando l'insegnante interviene
immediatamente nel momento in cui l'errore viene fatto dallo studente. Se
prendiamo questo mini-dialogo dove in classe si sta lavorando sulla forma del
futuro semplice e il suo utilizzo (Cfr. Mezzadri, 2003):
Insegnante: Cosa farai
l'estate prossima?
Studente: Ancora non lo so. Forse
anderò a Firenze a fare un corso di italiano
e...........
Insegnante: Non ti ricordi?
Andrò non anderò.
Studente: Ah, giusto... e
spero di conoscere molte ragazze italiane.
Viene fuori da questo esempio che, l'insegnante si comporta in
modo in parte scorretto e in parte inopportuno in questo frangente.
L'intervento è scorretto perché risulta punitivo nei confronti
dello studente, accusato di non ricordare: gli viene fatto pesare l'errore. Il
clima che ne risulta non è certo positivo e sereno. Prova ne sia la
risposta dello studente che continua senza nemmeno ripetere la forma verbale
sbagliata: la ripetizione invece può servire a consolidare la forma
corretta ed eventualmente risolvere il problema se esso è di natura
fonologica. Non viene data la giusta rilevanza all'autocorrezione. Tuttavia la
correzione immediata da parte dell'insegnante non è di per sé
negativa se fatta in maniera non punitiva, cioè senza l'aggravante del
commento «Non ti ricordi?». Ad esempio può essere utilizzata
quando non vi è tempo per una correzione più articolata e lunga o
quando l'insegnante vi viene costretto dall'intervento di un altro studente che
chiede delucidazioni avendo notato l'errore oppure se l'insegnante non è
convinto che lo studente «debole» possa riuscire ad autocorreggersi
(Cfr. Mezzadri, 2003).
3.4.1.1.2. La correzione da parte dello studente
In questo caso il docente interviene, e ritiene opportuno
interrompere lo studente, quando l'errore viene fatto per portarlo a prendere
coscienza dell'errore commesso. Interviene stimolando l'autocorrezione
attraverso un'interruzione verbale («Ah, ah, attento...») o altre
strategie non verbali: ad esempio un'espressione facciale corrucciata oppure un
segno con una mano per invitare lo studente a fermarsi e riflettere, ecc. Se
prendiamo l'esempio citato sopra avremo questo schema:
Insegnante: Cosa farai
l'estate prossima?
Studente: Ancora non lo so. Forse
anderò a Firenze a fare un corso di italiano
e...........
Insegnante: Ah, ah,
attento........forse.......
Studente: Ah, è
vero... forse andrò a Firenze e spero di conoscere molte ragazze
italiane.
(Cfr. Mezzadri, 2003)
Con questo tipo di correzione, è necessario da parte
dell'insegnante una costante attenzione e una pronta memoria di quanto è
stato non solo «fatto» durante la lezione, ma di quanto è
lecito aspettarsi che gli studenti abbiano appreso e acquisito. Altra
circostanza in cui questa tecnica può dare risultati opposti è
nel caso di abuso dell'intervento da parte del docente, di esagerazione nella
correzione. Quindi, l'insegnante deve superare l'ansia della correzione a tutti
i costi e della perfezione per poter intervenire in modo selettivo e
oculato.
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