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Francese, italiano e lingue camerunensi a contatto: indagine sugli errori degli apprendenti d'italiano l2 presso il liceo classico e moderno di maroua

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par Edgar Jr MBIADJEU
Université de Maraoua - Cameroun - DIPES II 2014
  

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2.2.3. Le motivazioni all'apprendimento dell'italiano in Camerun

Le ricerche sull'acquisizione della seconda lingua vedono nella motivazione un fattore chiave nell'apprendimento della L2. Il termine «motivazione» deriva dal latino motus che indica il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato: il desiderio implica una spinta dovuta al bisogno di soddisfare una propria esigenza o un obiettivo. Si pensa che più un apprendente è motivato, migliori saranno i risultati. Si tratta, in sostanza, di capire i motivi per i quali un individuo decide di spendere le proprie energie per imparare una seconda lingua. Dörnyei (1998: 117) scrive che la motivazione fornisce la spinta principale ad iniziare ad imparare la lingua e, successivamente, essa rappresenta «The driving force to sustain the long and often tedious learning process37(*)». Come nell'apprendimento in generale, anche in quello linguistico in particolare, la motivazione ricopre il ruolo primario di motore che spinge chi apprende verso una lingua e una cultura diversa dalla propria e che lo sostiene in un cammino lungo e, spesso, faticoso, ma al contempo appagante, il cui traguardo prevede un arricchimento globale della persona. Secondo Gardner e Lambert (1972) sono da distinguersi quattro tipi di motivazione (Daloiso, 2007:9):

· intrinseca, che nasce dall'intimo dell'apprendente, legata alla sfera degli affetti e dei desideri.

· estrinseca, legata a fattori esterni di varia natura quali, ad esempio, l'obbligo scolastico, l'influenza dei genitori...

· integrativa, ossia la motivazione di chi desidera (motivazione integrativa intrinseca) o deve (motivazione integrativa estrinseca) integrarsi in una cultura diversa dalla propria.

· strumentale, quando l'apprendimento linguistico può comportare ricadute positive in ambito formativo, professionale, ecc.

Balboni (2002: 37), a sua volta, riconduce l'analisi della motivazione a tre macrocategorie di base:

· il dovere, ossia l'obbligo ad apprendere (ad esempio in ambito scolastico) che se non supportato da effettivo interesse produce apprendimento ma non acquisizione: i contenuti vengono infatti immagazzinati nella memoria a breve termine e ben presto dimenticati.

· il bisogno, motivazione legata all'emisfero cerebrale sinistro, secondo cui il discente è razionalmente consapevole di avere bisogno di sviluppare delle conoscenze specifiche per raggiungere uno scopo.

· il piacere, «motivazione essenzialmente legata all'emisfero destro, ma che può coinvolgere anche il sinistro divenendo, in tal modo potentissima» (Balboni 2002: 38).

La centralità della motivazione, oltre a emergere dalla letteratura glottodidattica è fortemente sottolineata anche nei documenti elaborati dal Consiglio d'Europa e, in particolare, nel Quadro Comune europeo di riferimento (2002) che considera l'orientamento motivazionale uno dei principali fattori da analizzare per elaborare interventi formativi sulla base dei bisogni degli apprendenti. Dunque, la realizzazione di un percorso formativo che assume come punto di riferimento l'apprendente implica neccessariamente la conoscenza delle sue motivazioni allo studio della lingua. A tal proposito, Dörnyei (1998: 2) afferma che: « La mia impressione personale è che il 99% di apprendenti che vogliono apprendere una lingua straniera potrà essere in grado di manipolare la minima conoscenza riguardo al loro attitudine38(*)». A proposito dell'importanza della motivazione nell'apprendimento linguistico, Gass e Selinker (2001: 349) affermano giustamente che: «Le persone che sono motivate impareranno altre lingue rapidamente ad un grado molto elevato. Inoltre, molti studi hanno dimostrato con dati concreti che la motivazione è un predicatore del sucesso nell'apprendimento di una lingua39(*)».

Basandandoci su queste riflessioni, possiamo dire che uno studente è motivato quando trova interesse ad imparare una lingua. La motivazione è dunque un motore che spinge lo studente ad intraprendere lo studio di una lingua, il motivo che determina la scelta di studiare una lingua seconda, tradizionalmente definito di tipo integrativo o strumentale ( Gardner e Lambert, 1972), ma anche: «la misura dell'impegno o sforzo che un individuo mette nell'apprendere una lingua a causa di un suo desiderio e della soddifazione provata in tale attività» (Gardner, 1985: 10, cit. in Pallotti, 1998: 212).

Parlare di motivazione allo studio della lingua italiana nel contesto camerunense significa rispondere alla domanda: perché si studia l'italiano in Camerun. La motivazione è di fondamentale importanza per l'impostazione didattica. Nel contesto camerunense, si snodano tre motivazioni principali allo studio dell'italiano a seconda del luogo dove si impara la lingua:

Gli apprendenti d'italiano nei centri linguistici studiano la lingua per il motivo di continuare gli studi universitari in Italia. A tal proposito, Kuitche (2012) in uno studio condotto sulla diffusione e le motivazioni allo studio dell'italiano nell'Africa subsahariana francofona, nota che più dell'80% dei camerunensi che si avvicina all'italiano lo fa per motivi di studio, precisamente per proseguire gli studi universitari in Italia. Inoltre, l'autore sottolinea che, nel corso dell'ultimo decennio, è cresciuta considerevolmente l'attrattività del «sistema Italia» sui giovani camerunensi che, una volta conclusi gli studi secondari, si iscrivono a corsi di italiano con lo scopo di raggiungere il livello di indipendenza e di autonomia linguistica, conditio sine qua non per ottenere un visto40(*) per motivi di studio presso l'Ambasciata d'Italia. D'altra parte, continua l'autore, il numero di visti per motivi legati agli studi universitari in Italia rilasciati nell'ultimo decennio confermano un palese incremento quantitativo dei camerunensi che studiano l'italiano per il motivo di proseguire gli studi universitari in Italia41(*).

Nelle scuole secondarie per?, la lingua italiana viene inserita nei curricula, fa quindi parte di un più generale progetto educativo. Gli allievi quando sono ancora nelle classi di 5°, alla fine dell'anno sono chiamati a scegliere tra il tesdesco, l'arabo, lo spagnolo e l'italiano una lingua che essi studieranno come lingua straniera.

Nelle Università, con le nuove opportunità offerte dall'inserimento dell'italiano nella scuola normale, sempre più studenti si iscrivono ad un percorso di laurea in studi italiani perché hanno lo scopo di diventare docenti d'italiano nelle scuole. Quindi, la lingua viene sudiata per i suddetti apprendenti per un lavoro.

Durante la nostra indagine , abbiamo chiesto anche ai docenti che operano nei vari licei nei quali è stata svolta la nostra indagine quali sono i motivi principali che spingono i loro studenti ad apprendere l'italiano. Le risposte degli insegnanti e quelle degli apprendenti confermano la netta prevalenza della motivazione legata al desiderio di proseguire gli studi universitari in Italia. Viene fuori dalla nostra indagine che, il 47% dei camerunensi del nostro campione che si avvicina all'italiano lo fa per motivi di studio, precisamente per proseguire gli studi universitari in Italia e il 23% per lavorare in Camerun le altre ragioni sono soltanto accessorie (Cfr. Fig.3.12).

* 37 Il motore per sostenere il lungo periodo di apprendimento spesso tedioso. (nostra traduzione).

* 38 Nostra traduzione dal testo originale in inglese.

* 39 Nostra traduzione dal testo originale in inglese.

* 40 Una delle condizioni fondamentali per il rilascio di tale visto è il possesso di una certificazione di conoscenza della lingua italiana. Oggi, sono presenti in Camerun le certificazioni CILS, CELI, PLIDA e IT. Esistono vari poli di insegnamento dell'italiano in Camerun e la maggior parte degli apprendenti frequenta corsi intensivi che durano mediamente nove mesi presso istituti privati presenti soprattutto nelle grandi città del paese.

* 41 Per approfondimenti rimandiamo all'articolo scritto da Kuitche sulla diffusione e le motivazioni allo studio dell'italiano nell'Africa subsahariana francofona e disponibile sul sito: http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/22275. Ultima consultazione 12 dicembre 2013.

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"Aux âmes bien nées, la valeur n'attend point le nombre des années"   Corneille