WOW !! MUCH LOVE ! SO WORLD PEACE !
Fond bitcoin pour l'amélioration du site: 1memzGeKS7CB3ECNkzSn2qHwxU6NZoJ8o
  Dogecoin (tips/pourboires): DCLoo9Dd4qECqpMLurdgGnaoqbftj16Nvp


Home | Publier un mémoire | Une page au hasard

 > 

Francese, italiano e lingue camerunensi a contatto: indagine sugli errori degli apprendenti d'italiano l2 presso il liceo classico e moderno di maroua

( Télécharger le fichier original )
par Edgar Jr MBIADJEU
Université de Maraoua - Cameroun - DIPES II 2014
  

précédent sommaire suivant

Bitcoin is a swarm of cyber hornets serving the goddess of wisdom, feeding on the fire of truth, exponentially growing ever smarter, faster, and stronger behind a wall of encrypted energy

2.3.4. Il problema della costestualizzazione dei manuali didattici

L'incremento della domanda d'italiano nel mondo ha portato ad un maggiore interesse per le problematiche legate alla specializzazione della didattica e quindi dei materiali didattici. Al giorno d'oggi sono disponibili varie tipologie di materiali didattici specifici destinati all'acquisizione dell'italiano da parte di apprendenti provenienti da determinate zone geografiche. In Camerun ad esempio, i materiali didattici attualmente in uso sono caratterizzati, non soltanto da una generale obsolescenza ma anche e soprattutto dal fatto di essere completamente staccati dalla realtà degli apprendenti. Sono in genere materiali pensati per pubblici molto generici, strumenti che riescono difficilmente a stimolare le emozioni degli apprendenti (Kuitche, 2012: 12). A tal proposito, per Arnold (1999) citato da Kuitche (2012: 14), affinché il materiale didattico aiuti veramente nell'acquisizione linguistica, «è necessario che l'apprendente lo percepisca come rilevante per i suoi bisogni e che le nuove esperienze presenti all'interno dello strumento si colleghino in qualche modo con la sua esperienza pregressa». Detto questo, nel nostro contesto d'insegnamento dell'italiano attualmente caratterizzato dall'inesistenza di materiali progettati specificatamente per i nostri utenti, è compito del docente modulare ciò che Jolly e Bolitho (1998) chiamano il mass market course book per renderlo più consono alle caratteristiche della classe (apprendenti e ambiente) cui si trova di fronte. Per fare questo è necessario che l'insegnante sviluppi delle abilità e delle strategie di contestualizzazione del manuale generico.

In effetti, l'idea di contestualizzazione dei materiali per la didattica delle lingue straniere nasce dalla necessità di supplire alle numerose carenze degli strumenti didattici generici che, pensati per soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di pubblico, finiscono per non soddisfare le esigenze di nessuno. In genere, questi ultimi riescono difficilmente a stimolare le emozioni degli apprendenti come sostiene Tomlinson (1998: 20), citato da kuitche (2012: 5) quando afferma che molti manuali globali presentano ciò che chiama «a sanitised world which is bland and dull and in which there is very little excitement or disturbance to stimulate the emotions of the learner»51(*). Inoltre, come spiega Vedovelli (2002: 195), il limite intrinseco di tali strumenti è «proprio il fatto che siano standardizzati, che siano pensati per un'ideale situazione media di insegnamento che il più delle volte non coincide con quella in cui opera l'insegnante». Contestualizzare significa quindi, inserire in un contesto; il concetto si riferisce al fatto di rivalutare la dimensione locale, adattando un manuale progettato per un pubblico generico ad un pubblico e avendo ben presente in mente, in fase di impostazione, le peculiarità dei destinatari nonché quelle del contesto didattico di riferimento.

Il primo passo di questo procedimento come ci fa notare Kuitche (2012) consiste nell'evitare assolutamente di seguire il manuale adottato come se si trattasse di un copione; è necessario considerarlo una risorsa destinata ad essere modificata e continuamente rimodellata. Ad esempio, se prendiamo il manuale In italiano, non si tratta per il docente di seguire segno per filo questo libro ma di adattarlo al contesto in cui si trova ad operare: invece di dire, Mario uno studente dell'università incontra alla fermata dell'autobus un suo vecchio professore della scuola media (cfr. In italiano: primo capitolo) , bisognerebbe piuttosto prendere al posto di Mario un nome come Bouba, Atangana ecc.... Lo studente quando sente questo nome (Bouba o Atangana) anche se non è il suo nome capisce comunque di non essere distaccato da quello che sta imparando e si mostra impegnato nelle attività d'insegnamento/apprendimento.

In seguito, è utile procedere con l'individuazione e la conseguente riduzione di ciò che Tomlinson (2007) chiama «the nonhumanistic elements of the course book», ovvero quegli elementi che sono maggiormente suscettibili di produrre un effetto di straniamento e risultare controproducenti nel processo di acquisizione. Concretamente, si tratta di rimodellare gli aspetti che non consentono al discente di collegare il contenuto del materiale didattico alla sua esperienza e alla sua conoscenza del mondo, mischiandoli con altri presenti nel suo universo referenziale. Ad sempio, se un insegnante deve condurre una lezione sui cibi italiani, argomento previsto nel manuale In italiano, lui deve partire da un modello sociale basato sull'intercultura e sull'educazione al relativismo culturale rimanendo sempre saldamente ancorato all'esperienza che i suoi apprendenti hanno dell'arte del mangiare. Facendo questo, gli apprendenti si sentiranno e scopriranno con piacere questo aspetto della cultura italiana e lo metteranno con entusiasmo a confronto con la cultura locale. In ognuno dei due casi è fondamentale farsi un'idea il più possibile chiara delle caratteristiche intrinseche del pubblico cui si rivolge il materiale didattico. Perché, secondo Kuitche (2012: 6):

L'obiettivo principale del processo di contestualizzazione dei manuali di didattica delle lingue straniere è quindi porre in maniera effettiva l'apprendente al centro dell'evento educativo, coinvolgendo i suoi sentimenti e tutta la sua sfera emotiva, tenendo conto delle sue caratteristiche, dei suoi bisogni e valorizzando le sue esperienze. Mira anche al miglioramento della qualità della didattica, facendo crescere la motivazione degli apprendenti e degli insegnanti attraverso una maggiore umanizzazione del materiale. Inoltre, facilita lo sviluppo di una competenza plurilingue e interculturale, nonché l'educazione al relativismo culturale.

D'altra parte, il «saper contestualizzare materiali generici», operazione che sottintende un'attenta valutazione del grado di adeguatezza dei materiali didattici alle singole realtà didattiche, con l'ausilio di appositi strumenti chiama in causa i seguenti aspetti:

Fig. 2.2. Schema della contestualizzazione dei manuali generici.

6. Scopi dell'insegnamento

Il materiale didattico

5. Adeguatezza del manuale 7. L'Istituto

4. Destinatari 3. Paese

2. Lingua / Cultura

1. Docente

Al termine di questa analisi della diffusione e dell'insegnamento dell'italiano in Camerun, emerge che tale lingua è in netta crescita nel paese, ma rimane ancora molto da fare per migliorare la qualità della didattica nel nostro paese.Uno dei principali problemi da risolvere rimane quello dei materiali didattici tenendo conto dell'aumento esponenziale della domanda d'italiano, nonché il maggiore interesse verso questa lingua da parte delle autorità camerunensi, diventa sempre più urgente programmare la progettazione di materiali contestualizzati che tengano conto dei reali bisogni formativi dei discenti nonché delle caratteristiche intrinseche del contesto locale52(*). Nel prossimo capitolo, presenteremo i risultati dell'indagine sugli errori degli apprendenti d'italiano presso il Liceo classico e Moderno di Maroua con lo scopo di mettere a fuoco le tipologie di errori che commettono i suddetti apprendenti e le strategie per poter gestirli meglio per un miglior intervento didattico.

CAPITOLO 3 : RISULTATI DELL'INDAGINE SUGLI ERRORI DEGLI APPRENDENTI D'ITALIANO PRESSO IL LICEO CLASSICO E MODERNO DI MAROUA

Agli occhi di chi ascolta una persona parlare una lingua che sta imparando il fenomeno più appariscente è quello degli errori, ovvero l'uso di forme e strutture linguistiche che un parlante nativo non avrebbe usato in quel contesto e in quella situazione. Chi ha esperienza e pratica con gli apprendenti di lingue sa poi di solito «riconoscere» certi errori, ovvero sa che alcuni errori si manifestano con regolarità in tutti gli apprendenti, alcuni sono tipici di parlanti di certe lingue materne, alcuni scompaiono più precocemente, alcuni sono più a rischio di non scomparire, ovvero di fossilizzazione... Nell'immaginario collettivo di ogni adulto che ha già concluso con la scuola rimane ancora viva l'immagine dell'insegnante che sta sottolineando in rosso gli errori. Gli errori sono considerati in didattica delle lingue fase «transitoria»53(*) di apprendimento; spingono gli apprendenti a persistere nei loro sforzi di apprendimento; essi diventano quindi molto utili al discente perché gli permette di controllare e di verificare le proprie ipotesi formulate e di constatare i limiti delle regole che ha ricostruito.Questa teoria cognitivista oltrepassa perciò quella dei comportamentisti secondo cui gli errori commessi durante l'apprendimento potevano essere solo spiegati dall'analisi contrastiva tra la lingua materna (L1) e quella di arrivo (L2) e di studio. Detto questo, la correzione, oltre ad essere un atto «terminale», perché è un giudizio, si trasforma in aiuto per apprendere. Essa, non si accontenta più di controllare distanze rispetto alla norma, controlla «successi precisi» e «errori precisi», apre la porta ad altre attività (Cfr. Ambroso, 1993). I livelli di errore sono molteplici e variegati. L'indagine che abbiamo condotto sugli errori degli apprendenti d'italiano presso il Liceo classico e Moderno di Maroua ci aiuterà a reperire le aree o le tipologie di errori che commettono gli apprendenti d'italiano in Camerun. Per il presente capitolo, presenteremo i risultati di quest'inchiesta sul campo con un'attenzione particolare ai suoi scopi nonché alle specificità della modalità di raccolta e di trattamento dei dati. Infine, metteremo a fuoco il valore dell'errore nella didattica dell'italiano L2 in Camerun; e le modalità o le tecniche di gestione dei comportamenti errati nell'apprendimento dell'italiano L2 in Camerun.

3.1. Scopi, contesti e strumenti della ricerca

L'andamento positivo della lingua italiana in Camerun porta con sé un certo numero di problemi; in particolare gli errori oggetto della presente ricerca che, scaturiscono dal contatto con l'italiano e le prime lingue dei discenti. Lo scopo principale di questa ricerca è di dimostrare che la prevedibilità dell'errore in questo contesto di insegnamento-apprendimento dell'italiano L2 può essere uno strumento di facilitazione didattica; se i docenti e gli studenti sono consapevoli delle aree di possibili interferenze e dei possibili errori, potranno essere più efficaci nel processo didattico. La ricerca intende anche proporre alcune strategie di gestione dei comportamenti errati per un miglior intervento didattico in classe. L'indagine è stata condotta in dicembre 2013 presso il Liceo Classico e Moderno di Maroua.

* 51 Un mondo sano che è chiavo e sordo dovo c'è una piccola gioia o disturbo per spingere emozioni dell'apprendente. ( nostra traduzione)

* 52 Un esempio di materiale contestualizzato è Amici del Mediterraneo, progettato e realizzato per soddisfare i bisogni linguistici di studenti delle scuole secondarie egiziane. Il manuale si inquadra all'interno di un progetto più ampio che ha visto la collaborazione del Ministero dell'Educazione della Repubblica d'Egitto, del Ministero degli Affari Esteri italiano e dell'Istituto Italiano di Cultura del Cairo. Il corso di lingua si articola in due livelli e la sua produzione è stata finalizzata a dare un nuovo impulso allo studio della lingua italiana in Egitto.

* 53 Questo concetto è stato usato da Pit Corder nel suo articolo Languages , pubblicato nel 1980.

précédent sommaire suivant






Bitcoin is a swarm of cyber hornets serving the goddess of wisdom, feeding on the fire of truth, exponentially growing ever smarter, faster, and stronger behind a wall of encrypted energy








"Il faut répondre au mal par la rectitude, au bien par le bien."   Confucius